Gli studenti dell’Amato Vetrano a scuola di Opencoesione

Incontro con le istituzioni sui temi dell’ambiente, dell’economia circolare e delle politiche di coesione europee.

Oggi gli studenti dell’indirizzo agrario dell’Amato Vetrano di Sciacca hanno partecipato ad un incontro con i rappresentanti delle istituzioni, per affrontare temi attualissimi quali l’ambiente e l’Europa e l’impatto delle politiche di coesione sul nostro territorio.

Il convegno si è svolto in modalità blended, con relatori e studenti in parte collegati a distanza tramite piattaforma Google Meet e in parte presenti presso l’ampio Auditorium dell’Istituto, nell’assoluto rispetto delle misure di distanziamento attualmente vigenti.

L’incontro nasce dal percorso, promosso dal Miur e patrocinato dalla regione Sicilia, denominato “A scuola di OpenCoesione”, intrapreso ad inizio anno scolastico dalla classe 4-A dell’Istituto Tecnico, avente come obiettivo il monitoraggio civico di un progetto finanziato dall’Unione Europea, ovvero il progetto di ampliamento dell’impianto di compostaggio di Sciacca.

A Scuola di OpenCoesione (ASOC) è un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Il progetto permette di sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica, per aiutare gli studenti non solo a conoscere e comprendere come le politiche pubbliche, e in particolare le politiche di coesione, intervengono nei luoghi dove vivono, ma anche a comunicare le conoscenze acquisite tramite l’ausilio di tecniche giornalistiche.

Dopo i saluti del dirigente scolastico, dott.ssa Caterina Mulè, sempre attenta alle tematiche ambientali del nostro territorio, hanno preso la parola l’assessore all’ecologia del comune di Sciacca dott. Michele Bacchi e a seguire il dirigente del dipartimento regionale acque e rifiuti, ing. Calogero Foti, i quali hanno illustrato gli obiettivi istituzionali di sviluppo ambientale, rappresentati nel complesso rispettivamente nell’aumento delle quote di raccolta differenziata, per il comune di Sciacca e nel completamento della rete di impianti di gestione dei rifiuti in Sicilia. L’ing. Foti ha inoltre spiegato agli studenti qual è l’iter di approvazione generale dei progetti e, in particolare, lo stato del progetto di ampliamento dell’impianto di compostaggio di Sciacca.

La dott.ssa Marta Ferrantelli, responsabile dell’ufficio periferico della commissione europea a Trapani, dopo avere descritto il ruolo del suo ufficio nella promozione della cultura europea e delle sue politiche di coesione nel nostro territorio, ha trattato il tema dell’economia circolare e degli obiettivi fissati dall’Europa come il Green Deal, la tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE: una nuova strategia per la crescita che trasformi l’Unione in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, fissando per il 2050 la fine delle emissioni nette di gas a effetto serra.

Sul tema del compostaggio e dei processi di trasformazione dei rifiuti in fertilizzante naturale ha parlato il dott. Antonio Alfonzo, ricercatore dell’Università degli Studi di Palermo, a cui ha fatto seguito l’ing. Giuseppe Riggio, responsabile tecnico della società Sogeir Impianti spa, che gestisce l’impianto di compostaggio di Sciacca. Quest’ultimo ha spiegato il funzionamento dell’impianto di Sciacca e come sarà modificato e migliorato dal progetto di ampliamento in via di approvazione.

L’incontro è stato completato dai due referenti dell’ISTAT- Sicilia e Sardegna, dott. Roberto Foderà e dott.ssa Ludovica Ioppolo, i quali hanno trattato il tema degli open data e del lavoro svolto dalla società di statistica nazionale per la divulgazione dei dati di qualunque campo e ambito, dai dati dell’emergenza sanitaria a tutti i dati relativi ai progetti dell’Unione Europea.

Grazie agli strumenti di comunicazione e le tecnologie disponibili nelle scuole di oggi, è stato possibile far incontrare e dialogare i rappresentanti delle istituzioni a centinai di chilometri di distanza con gli studenti e con le studentesse, consentendo un momento di crescita educativa e formativa su temi che rappresentano punti focali del nostro presente e soprattutto del futuro di queste generazioni.

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