Oggi si è svolto presso l’Istituto “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca un webinar dal titolo “Da studente dell’Amato Vetrano a enologo di successo”.
L’incontro rientra tra le attività previste dal nuovo percorso formativo di specializzazione per Enotecnici attivato dall’Istituto. Oltre agli specializzandi dell’Enotecnico, hanno partecipato all’incontro, su piattaforma Google Meet, anche gli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle articolazioni: Viticoltura ed Enologia e Produzioni e Trasformazioni, e alcuni operatori legati al mondo vitivinicolo.
Finalità principale è stata quella di arricchire le conoscenze e le competenze dei ragazzi nel settore enologico in modo che gli stessi possano utilizzarle sia come valido sussidio alla propria crescita culturale ed intellettuale, sia come utile e futuro sostegno per l’ingresso nel mondo del lavoro. Le tematiche affrontate e le tecnologie discusse entrano oggi a pieno titolo nel bagaglio culturale delle figure professionali che l’Istituto si prefigge di formare.
In apertura, il moderatore Prof. Montalbano e i docenti Domenico Bavetta e Maria Venezia hanno presentato l’enologo dott. Salvatore Rizzuto quale alunno brillante dell’Istituto e il percorso formativo che lo stesso ha seguito e che lo ha condotto ad essere uno dei più apprezzati professionisti del settore nel panorama siciliano. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Agrario di Sciacca, Rizzuto ha frequentato un corso a Marsala, si è laureato in Viticoltura ed Enologia ad Alba, ha svolto uno stage presso la cantina Settesoli e ha trascorso un anno a Bordeaux, successivamente ha maturato diverse esperienze lavorative nelle Langhe, ad Alba per poi ritornare in Sicilia, a Pachino e quindi sull’Etna, dove attualmente esercita egregiamente la sua passione. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua attività che lo gratificano e lo incoraggiano a sperimentare quotidianamente nell’affascinante e complesso mondo dei vini.
Dopo l’enologo ha trattato diverse tematiche riguardanti le tecniche di vinificazione; ha affrontato in modo esauriente e particolareggiata l’illustrazione delle tecniche di trasformazione “in rosso” e “in bianco”, per passare poi ai vini novelli, alle produzioni speciali (spumanti, passiti, vini liquorosi, etc..). Interessanti anche alcuni approfondimenti che hanno riguardato la classificazione delle varietà aromatiche, l’affinamento, la produzione dei “rosati”, dei “bianchi invecchiati”, l’impiego dell’anidride solforosa, dei gas inertizzanti, l’uso dei coadiuvanti enologici e le tecniche di stabilizzazione e chiarifica.
Nel corso dell’intervento gli studenti e gli intervenuti hanno avuto la possibilità di rivolgere all’enologo diverse domande che hanno stimolato il confronto e generato momenti di coinvolgente interesse sulle tematiche vitivinicole.
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